a cura di Elisabetta Mero
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10 | 20 novembre 2016
Antico Oratorio della Passione
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L’esposizione intende mettere in luce la maturità creativa dell’artista che, dopo anni di sperimentazioni e ricerche, ha sviluppato un preciso e chiaro linguaggio formale che trae origine e ispirazione dal respiro dell’universo.
Protagonista dei suoi lavori è il velluto, storicamente noto come tessile nobile ed elegante, espressione della pregiata artigianalità italiana fin dal XIII secolo. L’artista segna un punto di rottura spogliando il velluto dal ruolo elitario e immergendolo nella contemporaneità urbana, mescolando influenze che sembrano derivare dall’espressionismo astratto, dalla fiber art e dalla street art. Le opere sono gli stargate del suo universo in cui siamo invitati ad entrare, le sue tele, infatti, riflettono la percezione che lui ha del macrocosmo. Nell’elegante astratto contrasto di colori e materia rivive il dualismo dei nostri giorni tra ciò che viviamo in modo veloce, quasi compulsivo, in apnea e i rari attimi che riusciamo a isolare e assaporare lentamente come se fossero fuori dal tempo, consapevoli del proprio respiro e dell’essere vivi.
Artista di grande talento e potenzialità, Masetto Maghe si distingue dai suoi coetanei, oltre che per le capacità tecniche e per aver scelto di valorizzare un tessuto pregiato che fa parte della nostra tradizione made in Italy, anche per la sua ricerca spirituale e artistica. Per l’artista la materia è solo una forma, una pelle in cui si riflette una parte di un tutto che non riusciamo a visualizzare e contenere. La percezione dell’insieme lo ha portato a dipingere per sottrazioni: attraverso l’uso di liquidi chimici, abrasioni, spray, come un alchimista, modifica la forma e il colore del tessuto dando luogo a colori e movimenti che ci fanno pensare all’universo, alle costellazioni, alla via lattea. Cosa deve fare un artista se non aiutarci a comprendere e a connetterci con il nostro presente? Simone con le sue opere, che indagano sull’infinito, ci insegna a respirare nell’attimo presente. Il respiro cosi appare in quest’ottica l’unico punto di unione tra il mistero e il corpo-forma qui rappresentato dal velluto.
Simone Masetto Maghe, nasce il 6 ottobre 1981 a Portogruaro, Venezia. Dopo gli studi d’Arte Tessile a Venezia, dal 2001 al 2007 è coordinatore di un laboratorio Tessile e Serigrafico a Portogruaro. Nel 2008 si trasferisce a Milano, si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera incontrando maestri quali Omar Galliani. Importante è l’incontro con lo scultore Tedesco Paul Hirsh che conosce durante una residenza a Darmshtadt nel 2014. È qui che comprende le possibilità del tessile come mezzo per una resa espressiva più plastica. Nel 2015 espone le sue prime sculture in velluto presso il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano incontrando l’astronauta Samantha Cristoforetti. Ha partecipato a numerose mostre e premi nazionali ed internazionali, è presente in diverse collezioni private italiane ed estere. Vive e lavora a Milano.
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