THÈRÈSE WILLER

curatrice del Museo Tomi Ungerer – Centro Internazionale dell’Illustrazione

Intervista di Elisabetta Mero

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Che lavoro fai? Di cosa ti sei occupata negli ultimi mesi?
Sono la curatrice del Museo Tomi Ungerer – centro Internazionale dell’Illustrazione, aperto dal 2007 a Strasburgo.
Mi occupo di gestire e conservare la raccolta di illustrazioni del museo, che si compone di più di 14.000 disegni dell’artista disegnatore Tomi Ungerer e di circa 1.500 disegni di altri illustratori del XX secolo e contemporanei. Il mio ruolo consiste anche nella programmazione e organizzazione di mostre partendo dalle opere della collezione del Museo nel rispetto delle regole di conservazione preventiva dell’arte grafica (ogni mostra dura al massimo quattro mesi), ma anche presentando opere di altre collezioni. Recentemente, ad esempio, mi sono occupata di preparare una mostra, che dovrebbe aprire a luglio, dedicata ai disegni satirici del drammaturgo e scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt che non sono mai stati esposti in Francia.


Come state vivendo questo momento?
È uno strano momento, che costringe i curatori a staccarsi fisicamente dalle loro collezioni. Posso consultare quello di cui sono responsabile solamente in modo virtuale, ed è in questo modo che sto preparando anche le prossime mostre o scegliendo i file iconografici da inviare all’attenzione di editori o ricercatori. La mancanza di contatto visivo con l’opera originale è per me particolarmente frustrante.


Cosa speri di attuare per il futuro dell’arte?
Cosa faresti in Italia per migliorare la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale?
In futuro, per quanto riguarda il museo di cui mi occupo, vorrei realizzare un progetto per rendere accessibile a tutto il pubblico l’opera di Tomi Ungerer, compresi i visitatori disabili. Sebbene i musei abbiano in generale compiuto molti progressi su questo fronte, è ancora necessario compiere alcuni passi.
È difficile per me giudicare cosa dovrebbe essere migliorato nei musei italiani, perché se gli obiettivi sono identici in tutti i paesi democratici, vale a dire la conservazione del patrimonio e la sua promozione, il funzionamento delle istituzioni è invece diverso da paese a paese.